Salve, sono Sandra. Segregata su salubre scoglio scrissi saggi storici, scocciatami, scrivo strofe sbilenche scandalizzando scrittori (sbadata sbaglio spesso, sputtanandomi). Sono sorda, sento solo suoni sommessi. Se sbeffeggiata, sensibilmente soffro silenziosa. Sono sposata. Sono stressata. Salariata spesso sto seduta: studio scartoffie, sbroglio situazioni, seguo scalette, scadenze, suggerisco soluzioni.
giovedì 15 marzo 2007
A Enrico Sirello
Struttura di Enrico Sirello
A Enrico Sirello
Non si può trasportare dappertutto il cadavere del proprio padre ( Apolinnaire)
Brillii luccicanti, fari abbaglianti
tacchi a spillo e spacchi sui fianchi
gorgheggi a gogò
parrucche gracchianti e ori e zirconi
e falsi d’autore
e come un padre appari a ninnarmi
a narrarmi di culi in finestra
di fiati che puzzano
di anisotropici effetti
di acconciature deformi
di ruote elevate a sistema
di colori/calori infangati
m’insegni
a dosare la sabbia di fiume
la mia anima bifora
avvolgi
dilati me stessa
intervieni sul segno e graffi sui sogni
aggiungi collante
mi sproni
a cercarmi
e m’inviti
a ripetere assieme tre requiem
ai maestri dalla bacchetta spuntata.
Portoferraio 2003
Sandra
Portoferraio 2003
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1 commento:
un sorriso.
ciao
pier
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