Salve, sono Sandra. Segregata su salubre scoglio scrissi saggi storici, scocciatami, scrivo strofe sbilenche scandalizzando scrittori (sbadata sbaglio spesso, sputtanandomi). Sono sorda, sento solo suoni sommessi. Se sbeffeggiata, sensibilmente soffro silenziosa. Sono sposata. Sono stressata. Salariata spesso sto seduta: studio scartoffie, sbroglio situazioni, seguo scalette, scadenze, suggerisco soluzioni.
lunedì 1 ottobre 2007
Terza alternanza
Era buio, la ruota era alta e il sedile a due posti saliva.
Sciabordata dall’onde dell’aria
stringevo le mani alla corda.
Sono belli i quadri più vecchi
della mia galleria: il lettone,
la parete a pois, la panca in cucina,
mio padre, mia madre.
Era luce vent’anni più tardi su un treno. In campagna
le gambe divennero molli.
I girasoli guardavano il cuore
impazzito. Straniava la vista.
Sulla schiena m’è nata una gobba,
sulla pelle, una voglia:
pitture… pitture… con i compagni di oggi.
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2 commenti:
capperi sandra, è proprio bella!
un abbraccio
Grazie Giacomo per il passaggio e la lettura. Un abbraccio anche da parte mia Sandra
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