sabato 12 luglio 2008

L'estate mi succhia il midollo

Maria, la badante moldava stanotte è partita
e ha lasciato il letto rifatto. Mi ha salutata
alle quattro. Nel buio avrei voluto dormire.
Vorrei scrivere di virgole e punti, del giardinetto
di casa, dei letti da fare, dei figli, gli amici, i libri,
le uscite serali. Non riesco.
Con le parole è uno scontro continuo.
Del dormiveglia ho perso la riga sbocciata.
Più veglia che sonno.
La mente non sta ferma neppure a riposo.

Superati i cinquanta, l’estate mi succhia il midollo.
Mi aspettano in spiaggia alle quindici i figli,
alle diciannove in comune e subito qui
una tenda in ammollo, le donne sul web, dei versi
da leggere. La ricerca interiore è bloccata
davanti a un muretto. Pare basti saltarlo
per ricomporre quel puzzle che ha i pezzi
scomposti per non ricordare.
La terapia può aspettare.
La scrittura anche, pure se povera come la mia.



1 commento:

Anonimo ha detto...

'...per non ricordare'
Brava Sandra. Ti abbraccio col cuore

Rina