Fuori romba la protesta e le grida giovanili
piombano nella stanza di chi ha negli occhi
una catena d’anni e in tasca stringe un pugno
di centesimi per il caffè alla macchinetta
dell’azienda.
Oltre al verde dell’eskimo acquistato
quando era tardi per credere nell’uomo
a tutto tondo, tanto altro memora
il megafono su di chi è chinato
sul monitor azzurrino da ore acceso.
Intanto tubano sul davanzale due piccioni.
2 commenti:
Semplice e attuale... Azzeccate le parole catene d'anni e centesimi per il caffe..mi hanno colpito..davvero bella!
come ti ho già scritto:
Ciao Sandra, molto attuale e fresca questa poesia sul disincanto generazionale e un passato non vissuto in pieno, diventato rumore esterno. Corsi e ricorsi storici che finiscono per diventare a-temporali, come i due piccioni...brava
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