lunedì 12 marzo 2007

3 - La Biblioteca di Napoleone I° all'Isola d'Elba. Storia di una tesi di laurea "che ha vinto...il premio Strega" e non solo...





La catalogazione dei volumi si svolse in maniera particolare. All’inizio nel Museo Villa dei Mulini i custodi mi misero un piccolo tavolino nella stanza dove è conservata la biblioteca. Potevo accedervi anche durante la chiusura al pubblico e lavorare con calma sia quando i dipendenti museali erano all’interno sia quando nell’edificio non c’era nessuno.
Non era piacevole stare sola tra i ritratti d’epoca napoleonica, gli arredi e i tendaggi, in quella grande casa, soprattutto quando sopravveniva un temporale e andava via la luce.
Però il lavoro procedeva spedito.
Di ogni libro preparavo una scheda per autore che comportava anche la conta delle pagine per verificare se ne mancava qualcuna, se vi erano annotazioni, per appuntare tutto ciò che compariva in esse. Però, ad un certo punto, il vecchio conservatore del Museo, un ex fascista convinto ultraottantenne, decise che dovevo catalogare a casa sua perché aveva paura che qualche libro venisse perso e successe che i libri di Napoleone entrarono nei sacchetti della Coop – Toscana Lazio. Per raggiungere l’abitazione del Sig. Padroni, così si chiamava il vecchio, dovevo attraversare la piazzetta antistante il museo e non avevo altro modo per trasferire i libri dal museo alla casa che aveva un salotto pieno di cimeli e di oggetti d’epoca fascista.
La fatica di trasportare i libri da un luogo all’altro fu compensata dalla fiducia del conservatore che mi svelò dove si trovavano carte d’archivio relative alla biblioteca napoleonica, documenti preziosi per ricostruire la storia della raccolta napoleonica.
Nella parte sottostante di alcune vetrine della biblioteca trovai così l’elenco dei libri che Napoleone aveva preso dal locale Genio militare e che furono restituiti al corpo dopo la fuga dall’Elba ( Dei libri che dal Sig. Luigi Guidoni Cancelliere Comunicativo a Portoferraio si consegnano al Sig. Capitano Bechi per ordine del Sig. Fabbroni comandante Superiore Militare di questa città come da sua del 25 gennaio 1816, foglio sciolto), la lista di quelli che furono prestati a N. da suo zio il cardinale Fesch ( Catalogue des livres prétes par Sa Eminence Le Cardinal Fesch à l’Empereur Napoléon, qui lui furent envoyés de Rome à l’Elbe e qu’en partant il donna ordre au Général Lapy de rendre au dit Cardinal, foglio sciolto) e il catalogo dei libri rimasti a Portoferraio dopo che Napoleone era rientrato in Francia ( Inventare des livres existens dans la Bibliothèque de S.M.I.. Cedées à la Comune de Portoferraio, foglio sciolto) e che l’ex imperatore aveva donato alla città ed altri documenti utili alla mia ricerca.


(continua)


Sandra

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