giovedì 29 marzo 2007

8.. La Biblioteca di Napoleone I° all'Isola d'Elba. Storia di una tesi di laurea "che ha vinto...il premio Strega" e non solo...

Con N di Ferrero ( Einaudi – 2000) il mio studio entra in una dimensione fantastica. L’autore, prima di scrivere il romanzo, si era documentato, in maniera minuziosa, sulla permanenza del Corso all’Elba. Leggendo il romanzo ritrovo “la storia” che studiosi locali tra cui io, avevano pubblicato su libri e riviste. Il fatto che il protagonista sia un bibliotecario, seppur immaginario, e che le mie ricerche siano state trasportate all’interno di un romanzo, mi fa sentire questo libro un po’ mio.
Già nella prima pagina non avrebbe potuto scrivere dei libri ricevuti da Livorno se prima non l’avessi scoperto nelle carte d’archivio e non avessi pubblicato la mia tesi, come non avrebbe potuto raccontare altri episodi relativi alla biblioteca elbana.
Ferrero su uno scenario fedele contenente gli avvenimenti dell’epoca ha ideato e costruito un romanzo di successo che giustamente ha ottenuto il Premio Strega nell’anno 2000.
Sempre in quell’anno il comune di Portoferraio gli conferì la cittadinanza onoraria, con la contrarietà degli storici del luogo che si sentivano rapinati dei loro studi. Così mi raccontava un caro amico scomparso Aulo Gasparri, storico locale di rilievo. In pratica solo lui ed io tra gli autori dai quali aveva attinto Ferrero eravamo favorevoli ad accoglierlo come concittadino.
Anche il giornalista e scrittore Gaspare Barbiellini Amidi mi confidò poi che nel romanzo “Storia di Lei” aveva fatto riferimento alla biblioteca napoleonica e attinto dai miei articoli.
Fu così che la mia tesi volò all’interno dell’arte letteraria prima e in quella cinematografica dopo, con N. di Virzì ispirato a N. di Ferrero che a sua volta era stato ispirato dalla mostra “Lector in insula” del 1989 allestita da me su incarico della Soprintendenza di Pisa e che sotto forma di esposizione visiva, offriva al pubblico il frutto delle mie ricerche.
Questa la storia , a grandi linee, di una fortunata tesi di laurea

Fine

Sandra

1 commento:

Antonio Di Giorgio ha detto...

Letta quest'avventura e ritrovato il tuo entusiasmo.