
Salve, sono Sandra. Segregata su salubre scoglio scrissi saggi storici, scocciatami, scrivo strofe sbilenche scandalizzando scrittori (sbadata sbaglio spesso, sputtanandomi). Sono sorda, sento solo suoni sommessi. Se sbeffeggiata, sensibilmente soffro silenziosa. Sono sposata. Sono stressata. Salariata spesso sto seduta: studio scartoffie, sbroglio situazioni, seguo scalette, scadenze, suggerisco soluzioni.
lunedì 30 aprile 2007
Ci voleva la pioggia
Ci voleva la pioggia
a regalare a noi,
siti equidistanti
mai intersecanti,
un dialogo a due.
Gli occhi reagiscono
ai discorsi amichevoli,
ingrigiscono o luccicano
a confermare l’affetto
mai estinto, modificato
e serbato in un luogo,
in un angolo nostro,
ma un’allusione al passato
basta a farmi arretrare,
guardinga, nel guscio,
a provocarti rammarico.
Dopo anni, come potrei,
con il bianco che incombe,
confidarti che l’olfatto
ancora ricorda l’odore
della crema che usavi?
(2005)
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