
Era buio, la ruota era alta e il sedile a due posti saliva.
Sciabordata dall’onde dell’aria
stringevo le mani alla corda.
Sono belli i quadri più vecchi
della mia galleria: il lettone,
la parete a pois, la panca in cucina,
mio padre, mia madre.
Era luce vent’anni più tardi su un treno. In campagna
le gambe divennero molli.
I girasoli guardavano il cuore
impazzito. Straniava la vista.
Sulla schiena m’è nata una gobba,
sulla pelle, una voglia:
pitture… pitture… con i compagni di oggi.
2 commenti:
capperi sandra, è proprio bella!
un abbraccio
Grazie Giacomo per il passaggio e la lettura. Un abbraccio anche da parte mia Sandra
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