Salve, sono Sandra. Segregata su salubre scoglio scrissi saggi storici, scocciatami, scrivo strofe sbilenche scandalizzando scrittori (sbadata sbaglio spesso, sputtanandomi). Sono sorda, sento solo suoni sommessi. Se sbeffeggiata, sensibilmente soffro silenziosa. Sono sposata. Sono stressata.
Salariata spesso sto seduta: studio scartoffie, sbroglio situazioni, seguo scalette, scadenze, suggerisco soluzioni.
lunedì 13 agosto 2007
Alternanza
In rughe di carne e crepe d’ufficio rimasugli di un ferragosto infausto, fruga un refolo alla vigilia di un altro ferragosto.
In un triangolo di luce il timore di una piatta infinita in dissolvenza.
2 commenti:
Anonimo
ha detto...
visto che ti avevo chiesto di aprire i commenti voglio essere il primo, cara Sandra...questa poesia mi piace, lo stile è il tuo con questo susseguirsi sonoro di consonanti (sorde, fricative ecc.)che mantiene una nota ironica in una poesia malinconica che non si arrende ad essere decadente... una abbraccio G.
2 commenti:
visto che ti avevo chiesto di aprire i commenti voglio essere il primo, cara Sandra...questa poesia mi piace, lo stile è il tuo con questo susseguirsi sonoro di consonanti (sorde, fricative ecc.)che mantiene una nota ironica in una poesia malinconica che non si arrende ad essere decadente...
una abbraccio
G.
Grazie Giacomo, spero di ricevere altre visite e consigli e critiche... Un abbraccio Sandra
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