Salve, sono Sandra. Segregata su salubre scoglio scrissi saggi storici, scocciatami, scrivo strofe sbilenche scandalizzando scrittori (sbadata sbaglio spesso, sputtanandomi). Sono sorda, sento solo suoni sommessi. Se sbeffeggiata, sensibilmente soffro silenziosa. Sono sposata. Sono stressata.
Salariata spesso sto seduta: studio scartoffie, sbroglio situazioni, seguo scalette, scadenze, suggerisco soluzioni.
sabato 15 marzo 2008
Più mi ritraggo
Più mi ritraggo
più allunga la sua mano
l'onda fredda
quasi a dirmi “sei sfiorita”.
Cambio posto. Che m’importa?
Anche se la primavera è tarda
e l’acqua è gelida
vivrò, come un pruno viola
su un dirupo.
2 commenti:
Anonimo
ha detto...
sandrocchia, che vena precipitosamente malinconica... con affetto G.
2 commenti:
sandrocchia, che vena precipitosamente malinconica...
con affetto
G.
sandra, una poesia di Giudici su Ellisse per te...
ciao
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