sabato 15 marzo 2008

Più mi ritraggo

Più mi ritraggo
più allunga la sua mano
l'onda fredda
quasi a dirmi “sei sfiorita”.
Cambio posto. Che m’importa?
Anche se la primavera è tarda
e l’acqua è gelida
vivrò, come un pruno viola
su un dirupo.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

sandrocchia, che vena precipitosamente malinconica...
con affetto
G.

Anonimo ha detto...

sandra, una poesia di Giudici su Ellisse per te...
ciao