sabato 15 dicembre 2007

Non c'è ritorno









No, non c'è ritorno
da questo nostro dire storto
il giusto soggettivo
che ha labbra livide
per le scaglie di ghiaccio
cadute dal seccatoio
dov’era stato messo
a liquefarsi
invano.



2 commenti:

Anonimo ha detto...

E' così Sandrine; è così.
E' dire che spezza e in rami d'autunno invecchia.
E' nudo soggetto,l'essenziale per l'occhio dispetto.
E' scaglia che brucia e maglio che stringe.
E' il silenzio che si fa sfinge.

Unknown ha detto...

Bravo Marco! :-)))
La mia la devo limare ancora.
Un abbraccio
Sandra